Povertà in Italia: 8,3 milioni gli italiani rinunceranno alle vacanze
Secondo un’indagine commissionata dal portale web Facile.it, a causa della povertà in Italia, circa 8,3 milioni di persone quest’anno rinunceranno alle vacanze: il 64% ha dichiarato che sarà costretto a rimanere a casa durante i giorni di ferie estive per motivi economici.
In questi anni di difficoltà economica gli italiani hanno sempre più sacrificato vacanze, viaggi e attività ricreative e chi maggiormente deve fare i conti con tale rinuncia sono proprio le famiglie con 3 o 4 componenti, come anche i giovani con età compresa fra i 25 ed i 34 anni.
Insieme a questa ricerca sono stati pubblicati i nuovi valori ISTAT sulla povertà in Italia. Secondo la ricerca le persone che vivono in povertà assoluta in Italia nel 2017 hanno sfondato quota 5 milioni: Le famiglie che vivono in povertà assoluta sono 1 milione e 778mila.
Per “povertà assoluta”, l’Istat intende coloro che non possono affrontare i costi mensili sufficienti per acquistare beni e servizi considerati essenziali per uno standard di vita minimamente accettabile. Parliamo quindi di un’alimentazione adeguata; un’abitazione di dimensioni consone per il nucleo familiare, riscaldata, dotata dei principali servizi, beni durevoli e accessori; il minimo necessario per vestirsi, comunicare, informarsi, muoversi sul territorio, istruirsi e mantenersi in buona salute. Questo è il valore più alto registrato dall’inizio delle serie storiche nel 2005.
Per quanto riguarda i minori purtroppo, nonostante il lieve miglioramento, il valore di povertà assoluta permane elevato ed è pari al 12,1%, circa 1 milione 208mila, si attesta al 10,5% tra le famiglie dove è presente almeno un figlio minore e rimane invece molto diffusa tra quelle con tre o più figli minori (20,9%).
In un paese come l’Italia l’estate rappresenta la stagione più difficile per le famiglie, a seguito della fine delle lezioni scolastiche i costi per la gestione dei figli tra centri estivi e babysitter può essere un grande problema per genitori con reddito medio-basso. Solo chi è fortunato e può ricorrere all’aiuto dei nonni riesce a continuare a lavorare senza preoccupazioni e senza dover rinunciare ad altro, intanto rimaniamo tutti in attesa di un’assistenza adeguata da parte dello Stato e delle Istituzioni preposte.